martedì 26 dicembre 2023

Hazard ratio e rischio relativo

Hazard ratio (HR): sprime il rapporto tra rischi nelle analisi di sopravvivenza. In pratica esprime in un periodo di follow-up definito il rapporto tra il rischio di un evento (morbilità o mortalità) in un gruppo di soggetti trattati rispetto ad un altro di non trattati. Viene spesso utilizzato nelle metanalisi nelle quali confronta la sopravvivenza globale (dal tempo zero fino a un valore di tempo prefissato) tra 2 gruppi di trattamento esaminati in diversi studi clinici.


Altro articolo su questo argomento: https://www.statsimprove.com/it/2019/04/05/come-interpretare-nella-pratica-il-valore-dell-hazard-ratio/

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Risk ratio (RR) o rischio relativo:

Il rischio relativo (RR) (anche detto relative risk o risk ratio) è il rapporto tra la probabilità che si verifichi un evento in un gruppo esposto (ad un trattamento, ad un fattore di rischio, ad un fattore protettivo), e la probabilità che si verifichi lo stesso evento in un gruppo di non esposti (allo stesso trattamento, fattore di rischio, fattore protettivo) [1]. 

RR=(rischio negli esposti)/(rischio nei non esposti) 

Come si calcola il RR 
Prendiamo come esempio lo studio sull'efficacia della supplementazione periconcezionale con acido folico (4 mg) e multivitaminico per la prevenzione della ricorrenza (un primo figlio già malato) della nascita di un neonato con difetti del tubo neurale (DTN) [2]. Si sono registrati 6 casi di DTN fra le 593 donne che avevano ricevuto in epoca periconcezionale la supplementazione di acido folico e multivitaminico (rischio nelle esposte al trattamento preventivo 6/593 = 0.01 ovvero 1%) e 21 casi fra le 602 donne che invece avevano ricevuto un placebo (rischio nelle non esposte 21/602 = 0.034 ovvero 3.4%). 

RR = (6/593) / (21/602) = 0.01/0.034 = 0.29 

Il RR esprime in altre parole il numero di volte in più o in meno che un evento/malattia si verifichi in un gruppo rispetto ad un altro, in questo caso i figli di donne che hanno ricevuto la supplementazione hanno un rischio di nascere con un NTD di circa un terzo rispetto ai figli delle donne che non hanno ricevuto la supplementazione. 

Se RR = 1 significa che il rischio che si verifichi l'evento nei 2 gruppi è uguale. In questo caso non c'è associazione fra l'esposizione e l'esito, cioè essere esposti ad un trattamento, o fattore ritenuto protettivo o fattore ritenuto di rischio non modifica la probabilità che un evento si verifichi. 

Se RR>1 significa che il rischio del verificarsi dell'evento nel gruppo dei trattati o esposti è superiore rispetto al gruppo di controllo. In questo caso l'esposizione è dannosa. 

Se RR<1 significa che il rischio che si verifichi un evento nel gruppo dei trattati o esposti è inferiore rispetto al gruppo di controllo. In questo caso l'esposizione è protettiva. 

Il RR indica la forza dell'associazione fra l'esposizione (o trattamento) e l'esito ed è sempre un numero positivo. 
Come per ogni proporzione possiamo calcolare un intervallo di confidenza del RR che nell'esempio riportato è pari a: 
RR 0.29 (95% IC 0.12, 0.71) 

Quindi noi possiamo essere fiduciosi al 95% che le donne con precedente figlio affetto da DTN che assumono la supplementazione di ac. folico e multivitaminico nel periodo periconcezionale hanno un rischio di avere un nuovo figlio con DTN che va da un decimo a sette decimi rispetto alle donne che non assumono la stessa supplementazione.


Bibliografia

1. Kirkwood BR, Sterne JAC. Essential Medical statistics, second edition, chapter 16 pg 148-164 & chapter 37 pg 447-457. Blackwell publishing second edition 2003 


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Sitografia: 

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